curiosità stroriche padovane  1°

CONTROVERSIA PER UN' ISOLA

Francesco I da Carara quando nel 1350 rimase solo signore di Padova dopo aver imprigionato lo zio Iacopino. si dedicò a migliorare il nostro territorio. Ricostruì le mura distrutte durante la guerra con Cane della Scala eresse la Porta di S. Croce fortificandola, restaurò le strade, costruì alcuni ponti, rinforzò gli argini e fabbricò le fortezze di Castecarro verso Chioggia e quella di Oriago verso Venezia.

Questi due ultimi lavori furono visti di mal'occhio dalla Repubblica di Venezia che li riteneva costruiti contro di lei, e decise di opporre al forte di Oriago una fortezza nell'isola di S. Ilario nella vicina laguna. Il Carrarese si oppose a quel progetto, dicendo a mezzo dei suoi ambasciatori che l'isola apparteneva a lui tanto è vero che i pescatori che l'abitavano pagavano a lui le tasse. Il Senato veneto per il momento consentì e fece sospendere i lavori. Un'altra controversia per l'isola stessa avvenne nel 1362, per motivo legale, questa volta, "non guerresco". Certa Caterina moglie di un Bartolo Venier barcaiolo, era fuggita da Venezia, con certo Rizzardo suo amante portando seco denari ed oggetti di proprietà del marito.

Essi si rifugiarono nell'isola di S. Ilario nella quale erano al sicuro perché apparteneva al dominio padovano. Il marito sporse querela ai « Signori di Notte» che era la polizia di Venezia, e col permesso di questi, accompagnato dai suoi compagni si recò nell'isola, arrestò i colpevoli e li tradusse a Venezia. Il Podestà di Padova emise un bando contro il Venier e suoi compagni, con la pena del taglio della. testa se venissero arrestati sul territorio padovano. Reclamò il Venier presso il Doge, che era in quel tempo Lorenzo Gelso, il quale mandò un corriere al Carrarese per comunicargli che l'isola apparteneva a Venezia e che dove la annullarsi la sentenza del Podestà di Padova.

Negò il Carrarese, ma per evitare contrasti gravi, con la mediazione di Francesco Petrarca che allora abitava a Venezia, si fece, il 6 luglio 1363, una convenzione che stabiliva metà isola appartenesse a Venezia e metà al Carrarese, con l'impegno d'ambo le parti di non costruirvi fortificazioni

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Ignazio Sommer (Merzio)